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La subarmalis (thoracomachus)

Quello che stiamo trattando in questa pagina è pura teoria.
Testimonianze dirette di ciò che nel mondo dei reenacter è comunemente denominata "subarmalis" non esistono a cominciare dal nome. Tuttavia esistono numerose allusioni e vaghe spiegazioni nelle fonti letterarie, mai confermate dai ritrovamenti archeologici.
E' comunque indispensabile per chiunque indossare una imbottitura sotto l'armatura, pena dolorosi lividi sulle spalle.

L'unica parola che sembra in qualche modo collegata a questo tipo di imbottitura è "thoracomachus", termine probabilmente coniato da uno scrittore improvvisato dell'epoca.
Si suppone che le "pteryges", imbottiture delle spalle, sono attaccate sopra una giubba o "aketon". 


Fig. 1 - Un esempio di subarmalis

Anche il suo uso sotto l'armatura è pura deduzione.
Inoltre aggiungiamo che da una lettera rinvenuta a Carlisle che elenca parti dell'equipaggiamento da cavalleria è elencato il termine "subarmalis" come un tipo di giavellotto!
Circa l'Aketon, le uniche testimonianze sono le illustrazioni nei vari manoscritti del "De Rebus Bellicis", che mostrano le tipiche frange della iconografia classica, illustrate anche su alcune pietre tombali dell'area del Reno. E' deducibile che si tratti di materiali quali pelle (citata nel DRB) opportunamente trattata e imbottita.

L'esempio illustrato in fig .1 è stato prodotto  utilizzando gli avanzi della produzione della tunica aggiungendo le imbottiture fatte con del feltro spesso 3 cm.

 

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