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Premessa sulla ricostruzione

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L'archeologia ci ha consegnato un numero significativo di esemplari più o meno intatti o anche solamente corpose tracce. Nel complesso è possibile identificare delle linee guida generali che accomunano sia il tipo di costruzione sia l'uso tattico finale. Tutto ciò nonostante l'incredibile varietà di materiali adoperati e di misure talvolta incomprensibili per uno scudo che avrebbe dovuto difendere il soldato o di pesi, troppo grandi, per un trasporto e un combattimento agevole.
Preso atto di questa enorme varietà di scudi anche della stessa epoca e dello stesso contesto ho preferito attingere da questo pozzo senza fine di elementi combinandoli secondo la mia comodità con l'intenzione di restare all'interno dell'ambito filologico. Infatti penso che un mix di elementi, entro certi limiti e dopo opportune riflessioni, possa comunque essere puramente filologico; del resto gli stessi romani erano maestri nel fare piccole variazioni per scopi estetici o pratici. Starà al lettore giudicare quanto il mio lavoro possa essere considerato filologico o meno.
Nella ricostruzione che segue chiarirò ogni spunto copiato da originali e/o rielaborato. Il risultato finale, in ogni caso, ho voluto che sia: lo scudo dei pretoriani della Cancelleria del Vaticano, per forma, dimensioni/proporzioni e decorazioni.

Mi sono mosso per costruire un secondo scudo perchè quando realizzai il "numero uno" feci tante "mediazioni" e mi ripromisi che "un giorno" ne avrei fatto uno come si deve. Forse il giorno è arrivato e adesso finalmente si esagera: voglio fare uno scudo che sia perfetto almeno nell'aspetto di come poteva essere uno scudo da pretoriano.

L'Umbone

L'evidenza archeologica, come sempre, mostra una notevole quantità di modelli e fatture anche per gli umboni degli scuta. Questi due esempi di originali dal LandesMuseum di Magonza (Umbone1 - Umbone2), di cui diamo i layout in fig.2 e 3.
Il modello che qui descriviamo è rettangolare.
La lastra di partenza ha uno spessore di 0,9-2 mm (da 19 a 12-ga.) in ottone o acciaio. La semisfera finita avrà un diametro di 115-127 mm su di una base che va da 203 a 280 mm quadrata o rettangolare entro queste misure.


Fig.1 - Le misure illustrate sono quelle consigliate.

 


Fig. 2-3 - Altri tipi di umboni come da originali A e B.

Per fare l'umbone tagliate la lastra della misura desiderata e piegatelo in modo da aderire perfettamente alla curvatura dello scudo.
Fate un foro di 125-130 mm di diametro dentro un pezzo di legno abbastanza robusto (meglio un ceppo) o un pezzo di acciaio spesso magari anche un centimetro. Appoggiate sopra l'umbone e cominciate a martellare con un martello a punta rotonda (meglio se di grandi dimensioni) all'interno del foro in maniera da mandare dentro nel foro la vostra semisfera. Partite dal centro e muovetevi a spirale lentamente all'interno della calottina che state formando. Ripetete l'operazione fino a che la calottina è profonda almeno 38mm.
Per lavorare più facilmente è meglio scaldare la parte da lavorare con la fiamma ossidrica. In questa fase occorre fare attenzione che il resto del pezzo non si pieghi in modo irregolare, nel caso aggiustarla di volta in volta con un martello a testa piatta e larga.
L'operazione si può anche fare sopra un sacchetto di sabbia o addirittura per terra.

Terminato il grosso, posizionare la calotta sopra una sfera metallica, per esempio una larga testa di martello arrotondata, e dall'esterno della calottina spianare con un piccolo martello le imperfezioni. Terminare il lavoro smerigliando con la carta vetrata più fine possibile e lucidare nel caso di bronzo o ottone. L'umbone può essere decorato in qualsiasi modo con degli smalti colorati o anche stagnandolo o argentandolo. Fissare infine l'umbone ottenuto con 4-8 rivetti di acciaio oppure chiodi di ottone ribattendoli, tagliandoli e/o piegandoli nella parte posteriore. Non utilizzate i bulloni! Viti e dadi erano sconosciuti in età antica. Allineare con attenzione i fori dove passa il rinforzo della maniglia, questo rinforzerà la maniglia alla fine.

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Last Update: 28-nov-2012